L’arte del Carnevale

Maschere e carri allegorici dei Pacassoni dal 1935 al 2005

L’Arte dei Pacassoni di costruire maschere inizia da Pietro nel 1935 partecipando, come aiutante del pittore Augusto Guidi, alla costruzione de “el Maial”, maschera di apertura del Carnevale di Fano di allora. In seguito nel 1947, insieme ai suoi compagni del Circolo Ricreativo Sangallo, Pietro partecipa alla realizzazione de “Somarata”: carro viandante, addobbato a festa con fiori, festoni, insegne e musiche, trainato da somari. Ma è nel 1949 che Pietro Pacassoni costruisce il suo primo grande carro allegorico “Ali Babà e i suoi cortigiani”, inizia quella sua longeva attività artistica durante la quale costruirà numerose maschere e grandi carri allegorici che hanno segnato la storia del Carnevale di Fano.

“Ali Babà e i suoi cortigiani” – Carnevale 1949 Primo grande carro realizzato da Pietro Pacassoni

E’ alla fine degl’anni Cinquanta che Alfredo e Giorgio Pacassoni, “cresciuti” da bambini nei cantieri del Carnevale, iniziano a proporre idee, progetti, a collaborare con il padre Pietro alla costruzione di mascherate e carri allegorici, quali veri e propri “teatri viandanti” su ruote.

Nell’anno 1968, Alfredo Pacassoni firma il suo primo carro allegorico “Coktail 2000”, un soggetto inneggiante alla fraternità fra popoli e culture diverse, realizzato sempre insieme a babbo Pietro ed il fratello Giorgio.

Il carro allegorico “Coktail 2000”. Carnevale 1968. In basso a destra si intravede Gustavo Roberti Presidente della Carnevalesca di allora

La piena attività del trio Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni, insieme ai loro prestigiosi collaboratori, continua negli anni Ottanta e Novanta con le formidabili realizzazioni dei carri allegorici: “Il Gioco del Drago” – 1989, “Sogno ecologico” – 1990, e “Pinocchio 2000” – 1991, realizzazioni tutte classificate 1° premio assoluto.

“Il Gioco del Drago”, carro realizzato nell’anno 1989, riproposto anche nella manifestazione del 1990. In quell’anno fu sperimentata l’innovativa meccanica idraulica (ad olio compresso), per il movimento e l’animazione del gigantesco “drago” (alto oltre 10 metri) posto al centro del carro.
Carro allegorico “Pinocchio 2000” realizzato nell’anno 1991 Particolare realizzazione della favola di Collodi dove Pinocchio con le sue bugie, dal ventre di una gigantesca balena, a cavallo di una fantastica astronave spicca il volo verso l’infinito.

Negli anni Novanta particolarmente significative sono le realizzazioni dei carri allegorici: “Carnevale d’Europa” e “Fanum Fortunae”.

Marco Pacassoni Alla realizzazione del carro partecipa anche il giovanissimo Marco, figlio di Giorgio Pacassoni

Per l’edizione del Carnevale 2001 i Pacassoni realizzano la maschera di apertura “El vulon va su la luna in cerca de fortuna” e nell’anno 2002 il carro allegorico “Con le terme di Carignano fa fortuna tutta Fano” dedicato alla valorizzazione di un significativo valore
della realtà fanese.

Nell’anno 2005, realizzando il complesso allegorico sperimentale “Coqueremus Carnevalem”, i Pacassoni terminano la loro longeva e prestigiosa attività di ideatori e costruttori di maschere e carri allegorici del Carnevale di Fano.

Una allegoria carnevalesca, tesa a riscoprire la storicaorigine romana della città di Fano, auspicando che unrisuscitato Cesare Augusto riconquisti la tradizione elo sviluppo della qualità del carnevale fanese. Realizzazione sperimentale che conclude l’attivitàArtistica dei Pacassoni, svolta nel tempo nell’ambitodel carnevale fanese, ma che continuerà con idee,progettazioni e collaborazioni, con realtà interessatea valorizzare e promuovere le proprietà del Carnevalequale “Storica Cultura creativa” della Città di Fano.

Nell’ambito del Carnevale di Fano, Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni hanno realizzato oltre 40 grandi carri allegorici, conseguendo numerosi Primi premi assoluti e precisamente:

n° 8 carri di 1° categoria:
Cavalcata allegra 1959; Coktail duemila 1968; Vengo anch’io 1969; Droghiricon 1971; Bling, rumbe, zzz…1972; Il Gioco del Drago 1989; Sogno ecologico 1990; Pinocchio duemila 1991;

n° 12 carri classificati secondo premio;
n° 3 carri classificati terzo premio;
n° 5 carri classificati quarto premio;
n° 14 carri fra fuori concorso non classificati;

e varie mascherate, complessi allegorici e scenografici realizzati per realtà locali e del Paese.

Il detto “Pacassoni avanti con i carri” nel tempo è divenuto gergo popolare della città di Fano, significante continuità e sviluppo della creatività.

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