Una avventura educativa

Quando, Come e Perché nasce “Fano la Città dei Bambini”

Nei primi anni Settanta, assunto a tempo determinato presso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione – Servizi dell’Infanzia, del Comune di Fano, preso atto di una realtà scolastica sostanzialmente legata alla continuità di anacronistici Asili d’Infanzia,

Asilo d’Infanzia Paolo Manfrini – Prima metà del Novecento – Fano.
Nell’immagine bambini oggi adulti.

ma incoraggiato dalle esperienze creative, musicali e da quant’altro già svolto o avviato, in particolare motivato da quei felici “laboratori educativi” realizzati con i bambini della scuola Elementare, ho subito iniziato a pensare a proporre alcune prime iniziative per l’aggiornamento di strutture, arredi e materiali didattici, per l’organizzazione di corsi e iniziative di aggiornamento professionale per il personale insegnante e ausiliario, progetti e iniziative d’organizzazione educativa per lo sviluppo delle proprietà e dei diritti dei bambini, in particolare di quelle loro facoltà creative che avevo percepito nelle precedenti iniziative realizzate.

In tali intensi anni Settanta ho iniziato a frequentare e organizzare seminari di studio e iniziative per lo sviluppo della “progettazione educativa”, della “partecipazione sociale”, della qualità di strutture e relazioni educative negli Asili Nido e Scuole Comunali dell’Infanzia.
In seguito assunto a tempo indeterminato in qualità di “Esperto”, ho costituito il primo “Coordinamento Pedagogico Didattico”, promosso i primi inserimenti di Bambini disabili nelle Scuole Comunali dell’Infanzia, ricercato e organizzato incontri e collaborazioni educative con autorevoli esperti e personalità di varie aree scientifiche e Culturali fra i quali in sintesi voglio ricordare: Aldo Fabi “Docente Universitario”, Otello Amati “Psicolinguista”, Franco Frabboni “Pedagogista”, Luciano Corradini “Pedagogista”, Antonio Guidi “Neuropsichiatra”, Anna Maria Vallin “Musico-terapeuta”, Otello Sarzi “Burattinaio” e tanti altri. E’ in tale periodo che ho redatto le mie prime pubblicazioni su tematiche educative e culturali: Verso la Gestione Sociale, nel 1978, Attività Prescientifiche con particolare riferimento al Mare, nel 1979.

Fra le iniziative educative che in quegli anni mi hanno visto particolarmente impegnato, ricordo in sintesi:

  • la realizzazione dei C.R.E.I. Centri Ricreativi Educativi dell’Infanzia (innovative esperienze educative e ricreative svolte durante le estati del 1972/73/74, utilizzando e organizzando le strutture esistenti, al mare (Scuola Materna a Marotta) e in collina (Scuola Agraria a San Cesareo), iniziative realizzate con nuove modalità di gestione, che hanno fatto vivere ai bambini nuove relazioni educative e di vacanza; progetto svolto in collaborazione con l’A.A.I. “Aiuti Assistenziali Internazionali” sede di Pesaro del Ministero degli Interni, diretta dal Dott. Igino Bontempelli e Cristina Campagnoli);
  • la riorganizzazione di ambienti scolastici e l’istituzione di nuove Scuole Materne del Comune di Fano (negli anni 60 le Scuole Materne Comunali fanesi accoglievano n. 300. bambini, nell’anno scolastico 1975/76 le nuove Scuole Materne Comunali hanno accolto n. 1.137 bambini iscritti);
  • l’istituzione dei “Comitati di Gestione Sociale” realizzati nell’anno 1976 nelle 18 Scuole Comunali dell’Infanzia (iniziativa che ha visto l’avvio di una organica partecipazione di genitori, familiari e dei vari rappresentanti delle istituzioni della Città, alla vita della scuola);
  • la realizzazione e la Direzione del primo “Coordinamento Pedagogico Didattico”, realizzato presso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Fano nell’anno 1977 (quale prima innovativa struttura di progettazione e supporto educativo delle nostre scuole comunali dell’infanzia nella Regione Marche, composta da esperti in varie discipline educative: Massimo Antinori Biologia, Mara Magini Psico/motricità, Paola Pezzolesi Grafico/pittorico/plastiche, Carla Tomassoni Ritmico/musicali, Giuliana Rossi Assistenza Sociale);
  • l’aiuto, il supporto educativo/organizzativo rivolto a genitori di bambini disabili che, nell’anno 1978, ha visto l’istituzione del “Comitato genitori con figli disabili” presieduto da Alfredo De Marini e l’inserimento di bambini disabili nelle scuole dell’Infanzia del Comune di Fano (esperienza che per la prima volta nella Regione Marche ha introdotto nelle scuole comunali l’insegnante di sostegno e apposite attività di Pedagogia speciale);
  • l’ideazione e lo sviluppo di innovativi progetti educativi, di particolari seminari di studio, corsi di formazione e aggiornamento professionale per il personale scolastico e genitori quali: il corso di qualificazione professionale “Attività Grafico/Pittorico/Plastiche”, svolto presso l’Istituto d’Arte Adolfo Apolloni nell’anno scolastico 1977/78 -i corsi di aggiornamento “La Settimana della Scuola” e “Attività pre- Scientifiche con particolare riferimento al mare”, svolti nell’anno 1978 il seminario “Una società più a misura d’uomo”, svolto nell’anno 1979;
  • la presa in carico comunale dell’ex ONMI Opera Maternità e Infanzia e l’apertura, alla fine degli anni Settanta, di nuovi Asili nido con le Cooperative Cepi e Coccinella.

Di tale periodo degli anni Settanta voglio anche ricordare la mia iscrizione e partecipazione, proseguita negli anni, al “Gruppo Nazionale di Ricerca e Studio Nidi e Infanzia”, fondato da Loris Malaguzzi a Reggio Emilia.

In continuità con le esperienze svolte precedentemente, negli anni Ottanta ho progettato e realizzato, sempre per conto del Comune di Fano, varie esperienze educative realizzando fra l’altro:

  • il laboratorio “Fantasia”, svolto nel 1980 presso l’Istituto d’Arte A. Apolloni, tenuto dal designer Bruno Munari con il quale ho svolto successive preziose collaborazioni;
  • i corsi “Prevenzione Cura e Assistenza dell’Handicap” svolti nell’anno 1981 ai quali hanno partecipato prestigiosi relatori fra i quali: Antonio Guidi Neuropsichiatra, Anna Maria Vallin Musico terapista, Paola Severini Esperta in Comunicazione, Jolanta Tosoni Dalai Genetista, Mariano Dolci Esperto in Drammatizzazione, Vincenzo Rossolini Psicologo, corsi di aggiornamento professionale al quale hanno partecipato oltre cento Operatori educativi, sanitari, sociali e genitori;
  • il seminario” La progettazione educativa” tenuto dal Direttore Didattico Giancarlo Gaggia, nell’anno 1983;
  • la riorganizzazione del “Coordinamento Pedagogico/Didattico” delle Scuole comunali, iniziata dal 1985 e proseguita fino1997, che ha visto la preziosa partecipazione dei docenti: Ferruccio Cartacci Psicologo, Nicola Colecchia Pedagogista, Patrizia Gaspari Pedagogista, Antonella Paolucci Pedagogista, Tizziana Aureli Psicologa, Renzo ed Elena Guerra Animatori teatrali de “La bottega Fantastica”.

Sempre in quegli anni Ottanta ho conosciuto e avuto l’opportunità di far venire a Fano, sempre nell’ambito della Amministrazione Comunale, prestigiosi esperti di varie aree educative e culturali quali: Bruno Munari “Designer e creatività”, Loris Malaguzzi “Presidente del “Gruppo Nazionale di studio Nidi e Infanzia”, Susanna Mantovani Docente Università di Milano, Lorenzo Campioni Direttore delle Scuole dell’Infanzia del Comune di Riccione, Mario Lodi fondatore della “Casa delle Arti e del Gioco”, Tullio De Mauro Linguista, Neves Babini Pedagogista, e di promuovere significative collaborazioni con esperti locali quali Virginio Fiocco Architetto, Agostino Debenedittis Matematico, Corrado Piccinetti Docente in Biologia marina, Franco Battistelli Direttore della Biblioteca Federiciana, Giancarlo Gaggia Direttore Didattico Scuola Elementare, Luciano Poggiani Esperto in Scienze Ambientali responsabile del laboratorio naturalistico “Casa Archilei”, Augusto Brunori Docente in Scienze presso L’Istituto Magistrale di Fano, Pierluigi Piccinetti Docente in Storia dell’Arte e laboratori creativi presso L’istituto Magistrale di Fano, Giuseppina Cecchini Preside Scuola Media Gandiglio, Milvia Corradi Esperta in tematiche Sociali e Disabilità, Giulia Pierluca Insegnante di Attività Fisico/motorie, Luciano De Santis Esperto in Archeologia e tanti altri.

In tale ricco periodo di esperienze, oltre all’espletamento di varie competenze organizzative, ho svolto appositi “laboratori creativi” con i bambini nelle Scuole dell’Infanzia Comunali. Iniziative che nel loro insieme hanno promosso dibattiti pubblici, approfondimenti, conoscenze, processi di qualificazione di offerte educative e strutture degli Asili Nido e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di Fano, divenute in quel periodo punto di riferimento di varie realtà scolastiche del territorio Provinciale e Regionale. Ricordo le ricorrenti richieste di informazioni e consigli educativi e amministrativi richiestici da Educatrici delle scuole dei Comuni di Pesaro, Ancona, Urbino, Fermignano e di altre località delle Marche.

Da Fano città della Pace a “Fano la Città dei Bambini”

Nei primi anni del Novanta, periodo nel quale imperversava la “guerra del Golfo”, che vedeva coinvolto anche il nostro Paese e le restrizioni economiche imposte ai Comuni da sopraggiunte leggi finanziarie, rischiavano di far tagliare conseguenti attenzioni, finanziamenti e iniziative nelle varie scuole, provvedimenti restrittivi che avrebbero messo a rischio la continuità e sviluppo delle esperienze educative costruite nel tempo, sulla base delle esperienze educative promosse negli anni, cogliendo i richiami dei bambini e del personale scolastico e con le finalità di non far “pagare” ai bambini le scelte degli adulti, nel mese di ottobre del 1990 pensai ed elaborai il progetto “Fano la città della Pace” Ipotesi di Manifestazione Nazionale sui bisogni, i problemi, potenzialità e desideri dei bambini”. Un progetto Culturale ed educativo che proprio in quel periodo di guerra e difficoltà economiche aveva il fine di rilanciare e promuovere le proprietà e diritti dei bambini quali valori fondamentali per il conseguimento della pace. Progetto che con apposita comunicazione del 24 novembre del 1990 ho trasmesso all’Assessore alla Pubblica Istruzione Avv. Manuela Isotti, proponendogli una sua celere analisi e verifica di fattibilità.

In sintesi il progetto proponeva:

  • di porre al centro di un processo di attenzione/informazione della città e dei singoli, i bisogni, le proprietà i valori dell’Infanzia,
  • la “Pace” quale peculiarità per la realizzazione di un processo di sviluppo in cui Bambini e Adulti siano facilitati nella ricerca di una migliore qualità della vita,
  • di riscoprire e promuovere lo sviluppo delle proprietà e dei valori del “gioco” e della “creatività”, quali facoltà fondamentali per costruire una città in cui bambini e adulti potessero vivere in pace

ed inoltre indicava:

  • il calendario,
  • le fasi organizzative
  • le ipotesi di spesa,

ed altri aspetti relativi all’organizzazione.

Ricordo che il Sindaco di allora, Francesco Baldarelli, quando gli parlai del progetto mi rispose “Mi piace molto, ma il Comune sta vivendo difficoltà economiche”. In quell’occasione gli risposi chiedendogli di predisporre almeno il finanziamento delle sole spese organizzative di segreteria e che il progetto si sarebbe auto finanziato nel corso della sua progressiva organizzazione con la ricerca di collaborazioni e sponsor, prefigurando benefici sul piano dei valori della persona e anche economici (come in seguito avvenuto con i vari contributi economici ricevuti da: Ministero dell’Interno, SIDIS; Banca Popolare Pesarese e Ravennate; Gonzaga arredi; Jolly Arredo; Baiocchi Pesaro; Ditta Simon International; ditta Sisteda; Antonioni e Guidi; Martelloni arredamenti e altri).

Dopo pochi giorni dal ricevimento del progetto, l’Ass. alla Pubblica Istruzione Avv. Manuela Isotti mi consegnò una copia della comunicazione del 16/01/1991 con l’allegato progetto a mia firma, che aveva inviato al Sindaco, invitandolo a predisporre i relativi provvedimenti deliberativi.

Superati animati confronti fra la maggioranza e la minoranza del Consiglio Comunale per l’approvazione del progetto, con il fine di evitare critiche ed ostruzionismi da parte dei partiti di minoranza che sospettavano speculazioni politiche in riferimento alla guerra del Golfo e al tema della pace, la Giunta Comunale decise di cambiare solo la denominazione del progetto da “Fano a Città della Pace”, a “Fano la Città dei Bambini” e con apposita Deliberazione della Giunta Comunale n° 230 del 31/1/1991, approvò il progetto di massima “Fano la Città dei Bambini”.

Deliberazione dove fra l’altro in sintesi si legge:

  • visto il progetto di massima denominato “Fano la Città della Pace” appositamente elaborato,
  • vista la proposta inviata dall’Assessore alla P.I in data 28.01.1991, si delibera:

1) di approvare il progetto di massima della iniziativa per l’infanzia che provvisoriamente viene chiamata “Fano, la Città dei Bambini”,

3) di affidare l’incarico di coordinatore dell’iniziativa al Dott. Alfredo Pacassoni dipendente di ruolo di questa Amministrazione.

In riferimento ai contenuti e alle finalità dell’approvato progetto “Fano la Città dei Bambini” e dell’incarico di coordinamento affidatomi per la sua l’attuazione, nei giorni a seguire ho subito iniziato a svolgere i primi fondamentali aspetti organizzativi:

  • l’avvio di una estesa informazione e coinvolgimento delle varie articolazioni della città e del territorio sui valori, le potenzialità e i diritti delle bambine e dei bambini, quali Persone, non più da chiamare “minori”,
  • la creazione di un apposito “Consiglio dei Bambini Consulenti del Sindaco” (composto da rappresentanti bambini eletti dalle rispettive scuole),
  • la formazione di un apposito staff di esperti dell’Educazione e dei vari ambiti della città, per lo sviluppo del progetto, che trovò subito l’adesione di Franco Battistelli Direttore della Biblioteca Federiciana, Luciano De Santis Archeologo, Giuseppina Cecchini Preside Scuola Media, Giancarlo Gaggia Direttore Didattico Scuola Elementare, Giulia Pierluca Insegnante e di rappresentanti del Distretto Scolastico, Scuole, Circoscrizioni territoriali, Commercio, Turismo, Sanità, ecc,
  • l’avvio di una apposita “progettazione partecipata”, per lo sviluppo dell’iniziativa approvata, svolta insieme ai bambini consiglieri “eletti delle varie scuole” e agli adulti “dell’istituito staff di esperti”.

Ricordo che proprio in quel primo periodo di ricerca di collaborazioni per lo sviluppo del progetto, presi contatti anche con Francesco Tonucci (educatore fanese al tempo impiegato presso il CNR di Roma che in quel tempo disegnava significative vignette educative su tematiche dell’infanzia), per il quale organizzai, nell’ambito della prima Manifestazione Nazionale “Fano la Città dei Bambini” 1991 presso la Rocca Malatestiana, la mostra di suoi disegni denominata “FRATO grafie -20 anni di satira dentro l’educazione” e, in seguito, proposi la sua collaborazione scientifica al progetto alla Amministrazione Comunale che l’approvò.

La Prima Manifestazione Nazionale di “Fano la Città dei Bambini”, si è svolta dal 23 al 29 Maggio 1991. Fra i vari eventi realizzati, per il significativo valore e successo ottenuto, si ricordano in sintesi:

  • La città da giocare”, manifestazione svolta Domenica 26 Maggio 1991, dove le tante delegazioni di bambini, intervenute da varie località (moltissime le adesioni pervenute da tante città italiane e rappresentanze internazionali quali: Verbania, Amelia, Bologna, Induno Olona, Taranto, Urbania, Urbino, Sassari, Ancona, Firenze, Rovigo, Napoli, Benevento, Borgosesia, Frosinone, Carrara, Minervino Murge, Comunità di Capodarco, Associazione Italiana Scouts D’Europa, ARCS Gerusalemme Palestina, Cenobyl Unione Sovietica, Rastat Germania, Saint Ouen L’Aumone Francia, Somalia, Equador, Etiopia e altre, sono salite sul palco allestito in Piazza XX Settembre di Fano, dove hanno espresso e socializzato loro idee, sogni, bisogni, proposte, richiami per la realizzazione di case, strade, piazze, scuole, spazi verdi, per una Città diversa, più a misura di persone, di bambini e adulti insieme;
  • La nomina a “Difensore dell’infanzia” del Sindaco di Fano e di ben n.11 Sindaci dei Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino: Acqualagna, Cagli, Fossombrone, Frontino, Monteporzio, Pergola, Pesaro, Saltara, Sant’Angelo in Lizzola, Urbino, cerimonia svolta presso la residenza Comunale Giovedi 23 maggio 1991, presieduta dal fondatore e Presidente dell’UNICEF Italia Dott. Arnaldo Farina appositamente intervenuto ritengo che probabilmente sia stato anche da questa nostra iniziativa fanese che in seguito l’UNICEF nell’anno 2005, ha presentato nei propri programmi Nazionali il progetto “Le città amiche delle bambine e dei bambini”);
  • La convocazione del Primo Consiglio Comunale “IL BAMBINO CITTADINO” dedicato ai Bambini, svoltosi Lunedì 27 Maggio 1991 presso il cinema teatro Politeama C. Rossi, presieduto dal Sindaco di Fano Francesco Baldarelli alla presenza di numerosi bambini, genitori e varie personalità, al quale hanno partecipato: Giancarlo Scriboni Pres. Consiglio Regionale Marche, Mario Lodi Direttore de “Il Giornale dei Bambini”, Ernesto Caffo Direttore de “Il Telefono Azzurro”, Francesco Tonucci Psicopedagogista del CNR, Antonio Guidi Vicepresidente ARCI nazionale, Alberto La Volpe Direttore del TG 2 della RAI, Bruno Trentin Segretario Nazionale CGIL, Loris Malaguzzi Presidente Gruppo Nazionale di Studio Asili Nido-Infanzia;
  • La mostra “FRATO grafie 20 anni di satira dentro l’educazione”, di Francesco Tonucci, realizzata presso la Rocca Malatestiana di Fano, presentata dal Direttore didattico Fausto Antonioni alla presenza dell’autore, del Presidente della Giunta Regionale Marche Rodolfo Giampaoli, di autorità scolastiche, cittadine e di molti visitatori;
  • Vari incontri studio fra i quali il seminario “La Città dei Bambini problemi, idee, prospettive, tenuto dall’Arch. Nigel Frost “Gruppo Bulding Experiences Trust”, dal Dott. Zachari Zachariev “Sezione Educazione dell’Unesco sede di Ginesvra” e dall’Arch. Alfredo Cammara “Architettura e Infanzia”, svolto Mercoledì 29 Maggio 1991, presso la sala S. Michele di Fano.

Queste alcune note e immagini di significative realizzazioni della prima manifestazione nazionale “Fano la Città dei Bambini” 1991, alle quali sono seguite le iniziative: “I bambini guide turistiche, I bambini e l’ospedale, I bambini e l’ambiente naturale, I bambini consulenti del Sindaco, ecc. Esperienze che nel loro insieme sono divenute una organica progettazione- realizzazione di attività annuali e delle manifestazioni nazionali realizzate nei successivi anni 1992/93/94.

Dopo la Prima Manifestazione Nazionale “Fano la Città dei Bambini” del 1991, lo sviluppo del progetto è proseguito con iniziative locali annuali finalizzate a valorizzare ed estendere le esperienze avviate e a promuovere successive realizzazioni locali e Manifestazioni Nazionali: Io e la mia città” svolta nell’anno 1992, “I Bambini progettano la città” svolta nell’anno 1993, “I bambini e il patrimonio monumentale e artistico” svolta nell’anno 1994. Manifestazioni che, rimandando a specifiche documentazioni al tempo pubblicate, si ricordano in sintesi alcuni fra i significativi eventi realizzati:

  • l’inaugurazione del laboratorio e centro di documentazione “Fano la Città dei Bambini”, allestito presso il Palazzo San Michele, con mobili e attrezzature donate da varie sponsorizzazioni, nell’anno 1992,
  • la mostra internazionale “I cento Linguaggi dei Bambini” con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia, allestita nell’ambito della Seconda manifestazione Nazionale del 1992, nella ex Chiesa San Domenico, visitata dai Pedagogisti partecipanti al Convegno Nazionale di Riccione “Perché non sia conformismo” e da oltre tremila visitatori fra bambini e adulti,
  • il documento “La città futura secondo i bambini“I bambini propongono e interrogano, gli Amministratori ascoltano e rispondono”, approvato dal Consiglio Comunale del 21 Maggio 1992. Documentazione redatta dai bambini e inviata alla prima Conferenza Mondiale su Sviluppo e Ambiente, di Rio de Janeiro, dove i bambini, insieme ad un dettagliato elenco di proposte per “una città futura”, concludono testualmente il testo con: “Speriamo che in questa occasione voi “grandi”, da cui dipende il futuro della terra, ascoltiate le nostre voci: speranze, sogni, progetti e che proverete a realizzarli Noi nel nostro piccolo lavoreremo perchè le nostre città e i nostri paesi abbiano un futur migliore”,
    il documento approvato il 23 Maggio 1992 dagli Amministratori delle città di: Fano, Ancona, Sassari, Taranto, Urbino, Bologna, Verbania e altri, dove fra l’altro si conviene
    di sottoporre all’approvazione dei rispettivi Consigli Comunali e delle altre città Italiane: maggiori finanziamenti per iniziative rivolte ai bambini, di ripensare e modificare l’assetto urbanistico delle città per favorire l’autonomia dei bambini, di sperimentare forme di partecipazione diretta dei bambini, quali elementi fondamentali per lo sviluppo di una migliore qualità della vita,
  • in particolare si ricorda la significativa esperienza dei “laboratori di progettazione urbanistica”, realizzati nell’ambito della Manifestazione Nazionale “I bambini progettano la città” svolta nell’anno 1993, dove gli allievi delle Scuole Elementari: Corridoni, Montessori e della Scuola Media Nuti (oggi adulti): Fiammetta Bartoccetti, Annamaria Bianca, Filippo Borioni, Maddalena Braceschi, Laura Eusebi, Paride Fancioni, Fabrizio Giardini, Giulia Pensalfine, Maria Carla Savini, Eleonora Tuzi, Luca Barbareschi, Sara Calcinari, Mattia Di Sante, Matteo Fuligna, Marianna Iacucci, Luigi Leone, Francesca Mazzanti, Matteo Minardi, Francesco Santini, Filippo Vergoni, Marco Canestrari, Carlo Conti, Anna Facchini, Alessio Filoni, Fabiop Generali, Laura Liquori, Enrico Mancinelli, Riccardo Mariani, Francesca Morreale, Sara Polidori, Cesare Signoretti, Silvia Tecchi e tanti altri, avvalendosi delle preziose collaborazioni dei giovani urbanisti e architetti: Ippolito Lamedica, Giovanna Mancini e Paola Stolfa, coordinati dal Prof. Raymond Lorenzo, riscoprendo proprietà, desideri, bisogni e diritti di bambini e anziani, hanno ingegnosamente elaborato apposite progettazioni per lo sviluppo di aree della città di Fano: Fano 2, S. Lazzaro e ex Go Kart; di spazi, ambienti, strade, parchi, quartieri, per una “Città più a misura di persona”.
Il libro: “Quando, Come e perché nasce “Fano la Città dei Bambini”. Nell’immagine di copertina i tanti Bambini intervenuti da varie località del Paese ed estere alla manifestazione “I Bambini si incontrano”, svolta Domenica 26 Maggio 1991 nel centro storico della Città di Fano.

Con la Manifestazione Nazionale dell’anno 1994, denominata I bambini e il patrimonio monumentale e artistico, si conclude il mio ruolo di progettazione e Direzione del progetto “Fano la Città dei Bambini” svolta negli anni dal 1990 al 1994, attività professionale che proseguirà fino al pensionamento con la Direzione degli Asili Nido e Scuole dell’Infanzia Comunali.

Successivamente, la conduzione del progetto “Fano la Città dei Bambini” è stata affidata dalla Amministrazione Comunale ad altri dipendenti e consulenti.

(Per esaustive informazioni sull’insieme delle esperienze “Fano la Città dei Bambini”, svolte dal 1990 al 1994, vedi apposite pubblicazioni disponibili presso la biblioteca Federiciana di Fano).

In seguito la mia avventura educativa è proseguita e prosegue nella ricerca di innovativi sistemi e didattiche educative, di relazioni e ambienti a misura di persona, particolarmente rivolti a riscoprire e promuovere i contenuti e le proprietà di quel giocare creativo a costruire maschere vissuto nell’infanzia, che oggi si propongono all’attenzione di ognuno, in particolare di quanti a diverso titolo hanno ruoli e funzioni educative, quali “Progettualità educative per una “Pedagogia Speciale” diritto di tutte le bambine e bambini”, auspicando in merito approfondimenti e concreti sviluppi.

Intervista ad Alfredo Pacassoni su Radio Fano

Occhio alla Notizia – Alfredo Pacassoni – 9 Marzo 2010

Laboratori

Mani in…cartapesta
Inclusione sociale e lotta al disagio, Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità.
Laboratorio realizzato presso Scuola Elementare F. Montesi, con il sostegno del Fondo Sociale Europeo POM – Fano – 2018

Scarica il PDF del laboratorio >